Stasera mi dedico un dolce

Nei momenti di maggiore indecisione, quando mi chiedo se le scelte che ho fatto mi hanno davvero reso felice penso spesso a Giovanna, la protagonista de "La finestra di fronte" di Ozpetek. Questa giovane donna così appassionata eppure così frenata da tutto ciò che la circonda, con un talento enorme per i dolci e un amore segreto nel palazzo di fronte al suo che lei spia tutte le sere come qualcosa di irraggiungibile e che presto invece diventerà pericolosamente vicino e reale. Tiene tutto rinchiuso dentro Giovanna, come in uno scrigno segreto che solo lei apre, di tanto in tanto, per ricordarsi che i suoi sogni sono ancora vivi. Poi all'improvviso incontra un uomo che vive di ricordi e di rimpianti, di un passato bellissimo interrotto bruscamente dalla guerra e allora apre gli occhi, capisce che ha ancora tanta vita davanti e non può sprecare i desideri che la muovono ad essere un'altra persona, più viva e consapevole, più felice e gratificata. La scena in cui lei e Davide preparano insieme un dolce è un capolavoro, la musica copre le loro voci perché non importa cosa si stanno dicendo, stanno creando qualcosa, da tanti piccoli ingredienti prende forma una torta unica, complessa e stratificata, in cui ogni elemento contribuirà  a rendere il tutto speciale e originale. E' questa la vera lezione che impara Giovanna, capire che non è necessario negare certi aspetti della nostra vita e del nostro passato anzi, ogni giorno vissuto, ogni esperienza fatta, compresi i fallimenti, ci hanno reso quello che siamo, un dolce che si va componendo di ingredienti a volte nuovi a volte già utilizzati, primo fra tutti la gioia di creare qualcosa, di dimostrare a noi stessi che abbiamo talento, non importa quale, e che possiamo e dobbiamo essere felici. Fatto il primo passo tutto il resto arriva di conseguenza e spesso ci travolge con una forza che non potevamo nemmeno immaginare. Stasera mi dedico un dolce, lo dedico al mio primo passo, non so dove mi porterà ma solo pensare di averlo fatto mi fa stare molto meglio.

Commenti

paoletta ha detto…
è una di quelle giornate un po' così, ho voglia di fare tutto e niente, sono apatica e insofferente, vorrei essere altrove, a vagabondare per strade sconosciute fotografando angoli e scorci, vorrei soffermarmi davanti a vetrine, sorseggiare un caffè sfogliando un giornale e riprendere a camminare, entrare e uscire da musei, librerie e attraversare un mercato chiassoso e colorato…

la realtà è che non sto vivendo tutto questo e infatti ne sto scrivendo seduta a una scrivania mentre dovrei fare altro
oggi va così, a pomeriggio probabilmente vagabonderò insieme alla mia piccola di un anno e mezzo tra le solite vie, entrando nel solito panificio e nel solito fruttivendolo e ritornando alla solita casa, ma malgrado "il solito" meno male che ci sono…

mi piacerebbe, in questi momenti, sfogare la mia creatività repressa nella realizzazione di un dolce o nella decorazione di un oggetto o nella creazione di un abito o gioco per mia figlia: non so fare nessuna di queste cose perciò sorbitevi il mio sfogo!

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