Val Gerola, così vicina eppure così lontana

Avete voglia di una bella gita a poco più di 150 km da Milano? di ritrovarvi a passeggio per vie per cui capita che non passi una singola macchina anche per due ore? di pernottare in un alberghetto a soli 70 euro a notte prima colazione inclusa? io in Val Gerola ci sono stata per la prima volta l'estate scorsa e ci sono appena tornata. Della valle amo il silenzio, i suoi prati, i suoi boschi, le casette degli abitanti con le stalle per gli animali e i fienili, il profumo di quello che un tempo eravamo tutti, contadini e allevatori o casari o fabbri. Mestieri che ci segnavano per la vita, non esisteva il precariato ma la fatica, non c'era l'alienazione, ma la soddisfazione e allo stesso tempo la preoccupazione per la terra. Qui nasce il Bitto, un formaggio che vive dei sapori e delle erbe che crescono nei campi, qui si sente l'odore del legno in fumo che esce dai camini e si può sognare di fermare il tempo, anche solo per un weekend.


D'estate ci si ritrova il fresco, niente a che fare con l'umidità della pianura, si beve l'acqua limpida delle fontane, in autunno si va a castagne o a funghi se si è abbastanza esperti in materia, d'inverno si sale alle piste da sci e ai rifugi.
Se volete maggiori informazioni è stato creato un sito internet che racchiude parecchie sezioni, dalla storia al territorio alle attività possibili, potete visionarlo al link http://www.valgerolaonline.it/panoramiche/home.html
quasi tutti gli alberghi hanno un ristorante di piatti tipici, neanche a dirlo la polenta taragna e i pizzoccheri ne sono elementi imprescindibili.
Al ritorno poi se vi va fermatevi a Morbegno, magari uno di quei weekend in cui la città si anima perchè le cantine sono aperte per le degustazioni, assaggiate il Grumello, il Sassella oppure lo Sforzato, i rossi di Valtellina non vi lasceranno indifferenti.
Il viaggio nella Lombardia meno conosciuta continua, ci sentiamo alla prossima puntata...


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