I protestanti europei ci guardano ( e ci giudicano)

Oggi ho intavolato una discussione molto interessante con un'amica.
Si parlava delle conseguenze delle fedi religiose sulla vita e la sicurezza di tutti noi, di quanto la presenza del Vaticano in Italia ci condizioni anche a livello legislativo e di come i paese europei di fede cattolica siano invischiati in una crisi ben peggiore di quella che stanno affrontando i vicini di fede protestante.
Mi è venuto subito in mente un articolo letto su Repubblica proprio quest'estate in cui l'autore raccoglieva testimonianze su un certo tipo di razzismo protestante nei confronti dei cattolici. Italiani, spagnoli, irlandesi e portoghesi hanno un'economia al tracollo, hanno debiti spaventosi, non si sono preoccupati di investire ma solo di consumare le proprie risorse. Ora siamo sotto controllo e non solo da parte dei governi della comunità europea ma anche e soprattutto dai cittadini che ne fanno parte.
Si sa l'etica protestante premia chi ha successo nel lavoro, l'intraprendenza è un valore, l'onestà e la correttezza capisaldi imprescindibili di ogni rapporto. Anche di quello con Dio, non ci sono confessori che assolvono colpe, chi ha peccato se la vede direttamente con l'Altissimo, si prende le sue responsabilità.
Ah che parolone "responsabilità": quando ancora studiavo e prendevo una nota o un brutto voto i miei genitori venivano a chiederne conto a me, ora i genitori moderni vanno a minacciare i professori e chiedono loro come si sono permessi di interrogare i figli e dare loro un brutto voto. L'evasione fiscale è altissima? è colpa delle tasse che sono troppo alte. I servizi non funzionano? E' colpa del governo che pretende senza dare nulla e via dicendo, si potrebbe andare avanti all'infinito.
La mia amica mi ha detto poi una cosa che mi ha fatto gelare il sangue, mi ha detto che secondo lei noi italiani affronteremo finalmente i nostri problemi di paese bigotto e campanilista solo quando saremo tutti davanti al vuoto. Zero assistenzialismo, zero privilegi. Solo noi e le nostre capacità, pari opportunità lavorative per tutti, con la possibilità per chi vale e ha voglia di emergere e di crescere. E' un'immagine che mi intimorisce ma di cui comprendo anche il potenziale enorme e che condivido, perchè amo questo paese e la gente che lo ha tenuto a galla lavorando seriamente e con passione.
Basta eroi che combattono le battaglie di tutti quando poi alla prima occasione i vigliacchi di turno si tirano indietro e si richiudono nel guscio.
Basta condoni edilizi (altra declinazione del perdono cristiano?), basta sopportare leggi che tengono conto solo di una fascia ipocrita di gente che si definisce religiosa solo per occupare una sedia in Parlamento, basta pensare che comunque vada qualcuno ci assolverà dalle nostre colpe.
Il peccato si può perdonare è vero, ma Gesù ci insegna prima di tutto a non commetterlo. Questo forse i protestanti lo hanno capito meglio di noi.

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