Polizia, Jo Nesbo

Leggo sulla terza di copertina di questo romanzo che Jo Nesbo ha scritto anche letteratura per l'infanzia. Poi leggo il romanzo e mi chiedo come faccia, come possa uno scrittore che scava così a fondo nelle brutture dell'animo umano scrivere anche per i bambini.
A quel punto mi ricordo che in fondo le fiabe non sono altro che questo: un modo per insegnare a chi vive ancora nel mondo ovattato dell'infanzia ad esorcizzare le paure. Se non avessi visto Oslo con i miei occhi leggendo le avventure di Harry Hole mi immaginerei un luogo molto simile a Gotham City, niente di più lontano dalla realtà.
In effetti in questo libro la capitale della Norvegia con le sue colline, i suoi boschi e il suo fiordo fa spesso da contraltare al marciume che quotidianamente la polizia deve affrontare. Diretta continuazione de "Lo Spettro", l'autore si diverte a tenerci sulle spine per quasi duecento pagine prima di farci capire come realmente si sia evoluta la storia di Harry e dei suoi nemici, ed è un cambio di rotta e nello stesso tempo una conferma rispetto ai romanzi precedenti. Qualche sprazzo di luce finalmente appare nella vita dei protagonisti, ma il male è sempre in agguato e stavolta attacca proprio il corpo di Polizia, un feroce vendicatore uccide i poliziotti che si sono occupati di casi mai risolti per punirli della loro negligenza. Ma è solo questo a muoverlo? e quanti altri attori si muovono insieme a lui? Per Harry Hole una nuova sfida, che potrebbe essere l'ultima. Per Jo Nesbo l'ennesimo capolavoro.

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