I Magi, re che si inginocchiano davanti ad un bambino
"Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro , incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese." - Vangelo di Matteo -
Con la festività dell'Epifania si chiude il periodo natalizio. Mettiamo via l'albero, togliamo le decorazioni alle finestre, smontiamo il presepe e lo riponiamo nel suo scatolone.
E forse siamo indotti a pensare che con l'arrivo dei Magi alla capanna il cerchio si sia chiuso, il Bambino riceve i loro doni e i tre se ne tornano in pace da dove sono venuti.
Invece questo non è che l'inizio: re e pastori hanno potuto vedere con i loro occhi ciò che è accaduto e ora possono raccontarlo, non basta che la luce si sia manifestata, ora bisogna darne notizia al mondo.
Chissà quanti avranno pensato che questi tre (sacerdoti? astronomi?) fossero un po' strambi, partire seguendo una stella è un'enorme atto di fiducia, significa impiegare chissà quanto tempo e risorse per raggiungere una meta sconosciuta, incontrare persone, anche straniere, in questo caso rischiare la vendetta di un re potente che vuole scoprire chi farà vacillare il suo trono.
Festeggiare il Natale significa festeggiare una nascita, festeggiare l'Epifania significa festeggiare il momento in cui quella nascita viene resa pubblica, da qui inizia il compito del Nazareno nato a Betlemme, ora lo aspetta la fuga in Egitto e poi il ritorno, la presentazione al Tempio, la preparazione della Predicazione. Un'infanzia e un'adolescenza a noi purtroppo sconosciuta.
Con la festività dell'Epifania si chiude il periodo natalizio. Mettiamo via l'albero, togliamo le decorazioni alle finestre, smontiamo il presepe e lo riponiamo nel suo scatolone.
E forse siamo indotti a pensare che con l'arrivo dei Magi alla capanna il cerchio si sia chiuso, il Bambino riceve i loro doni e i tre se ne tornano in pace da dove sono venuti.
Invece questo non è che l'inizio: re e pastori hanno potuto vedere con i loro occhi ciò che è accaduto e ora possono raccontarlo, non basta che la luce si sia manifestata, ora bisogna darne notizia al mondo.
Chissà quanti avranno pensato che questi tre (sacerdoti? astronomi?) fossero un po' strambi, partire seguendo una stella è un'enorme atto di fiducia, significa impiegare chissà quanto tempo e risorse per raggiungere una meta sconosciuta, incontrare persone, anche straniere, in questo caso rischiare la vendetta di un re potente che vuole scoprire chi farà vacillare il suo trono.
Festeggiare il Natale significa festeggiare una nascita, festeggiare l'Epifania significa festeggiare il momento in cui quella nascita viene resa pubblica, da qui inizia il compito del Nazareno nato a Betlemme, ora lo aspetta la fuga in Egitto e poi il ritorno, la presentazione al Tempio, la preparazione della Predicazione. Un'infanzia e un'adolescenza a noi purtroppo sconosciuta.
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