Pizzica, ballo che esorcizza

Citando Wikipedia: "La pizzica, oltre ad essere suonata nei momenti di festa di singoli gruppi familiari o di intere comunità locali, costituiva anche il principale accompagnamento del rito etnocoreutico del tarantismo. Essa, quindi, veniva eseguita da orchestrine composte da vari strumenti - tra i quali emergevano il tamburello ed il violino per le loro caratteristiche ritmiche e melodiche - con lo scopo di "esorcizzare" le donne tarantate e guarirle, attraverso il ballo che questa musica frenetica scatenava, dal loro male."
Sabato scorso al circolo Arci Bellezza di Milano hanno suonato i Malapizzica, un gruppo nato a Milano nel 2006, animato dall'amore per la musica e le danze tradizionali. Premetto che la mia conoscenza della pizzica era ed è davvero basilare, ma questo non mi ha impedito di farmi trascinare dal ritmo dei tamburelli e dei violini e dalla gioia istintiva di chi ballava nel salone una danza antica, ma ancora viva e splendente. 
Perchè il veleno da cui dobbiamo liberarci oggi non è più quello dei ragni ma quello del malessere quotidiano dovuto ai ritmi lavorativi sempre più stressanti, alla mancanza di fiducia nel futuro, all'affievolirsi della speranza.
I nostri nonni e bisnonni sapevano che la danza può alleggerire il peso della vita e ci hanno lasciato delle tradizioni che sono un grande insegnamento, una storia da non dimenticare.
Come scrivono i Malapizzica sul loro sito internet:

“Oggi il popolo vive una vita ascimi,scotinì chìro pi ò chòma... brutta, nera peggio che la terra..
ed ha ancora più che mai bisogno della cura della pizzica per scavare alla ricerca delle radici della sua cultura millenaria.
La pizzica si offre al desiderio, è sogno, danza agricola e nutrimento,
amore universale senza paradisi e fratellanza sin dalle sue origini .
E’ trance ed abbandono, insieme a lotta ed identità di popolo, di eguali senza condizioni,
è la poesia privata della sua bontà.
MALAPIZZICA è soltanto un ossimoro."

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